Nuovi ospiti: Zapping, Mahalia, Linus, Lester e Dopey
Chissà per quale impulso in questo torrido agosto una nostra socia ha deciso di fare una gita in un piccolo paese del reatino. La situazione di cui è venuta a conoscenza, non è di quelle che lascino margini di dubbio. Le raccontano che vive lì una gatta, non più giovane, che tempo prima è stata investita; qualcuno l’ha soccorsa e fatta curare: ha riportato un deficit dell’equilibrio e l’amputazione di una zampa anteriore. Però da questo momento nessuno vuole più accoglierla, e lei vive da un anno in un negozio vuoto, qualcuno le porta da mangiare una volta al giorno.
Ora Zapping dorme davanti al mio camino, ma le piace molto anche uscire e appisolarsi al sole sull’erba. Un’ abitudine però le è restata del suo passato: beve solo da secchi pieni d’acqua e mai dalle ciotole.
Quando mi hanno chiamato di nuovo da Ciciliano per una nuova cucciolata di 5 gattini, quando da mesi stavamo sterilizzando le gatte e contattando le persone, per una volta ho detto che stavolta non saremmo intervenuti, e che una volta adulti li avremmo sterilizzati. Ma quando sono andata a fare un sopralluogo per mettere l’antiparassitario e controllare la crescita, la situazione che ho trovato, come sempre, non aveva alternative. Tutti i gattini avevano gli occhi pieni di pus e rischiavano di restare ciechi, e 5 gatti ciechi in strada proprio non possono stare. Così li ho presi e curati. Tutti sono guariti tranne Prissy che ha perso un occhio, ma che in compenso è stata l’unica che ha trovato adozione.
Linus e Lester si sono dimostrati subito entusiasti della nuova situazione. Mahalia era un po’ timida, ma ora adora le poltrone ed il camino. Dopey, molto più piccolo degli altri, e probabilmente proveniente da un’altra cucciolata, chissà dove aveva vissuto fino ad allora: era un gattino impaurito e che sembrava non aver mai visto un cuscino e una cassettina. Ora, come gli altri, è un gattino dolcissimo. Finora nessuno è stato adottato.
Già nel 2018 avevamo denunciato l’avvelenamento di alcuni gatti nel Comune di Pisoniano, e tutto fu archiviato. Nonostante da allora i gatti fossero stati sterilizzati e seguiti, ancora una volta qualcuno ha preferito avvelenarli.
A niente è servito il ricovero immediato in Pronto Soccorso. Zorro è morto nel giro di qualche ora. Holly ha resistito solo qualche giorno. Senza l’impegno ed il controllo delle persone del luogo, anche le associazioni più impegnate possono far poco. E l’indifferenza, quando non la connivenza, delle Istituzioni locali non aiuta.
La gatta perduta di Segni potrebbe essere il titolo di questa storia ai limiti dell’inverosimile. Con una delle consuete scuse, ci hanno chiamato perché non volevano più la loro gatta. Ma invece di aspettare il giorno successivo per portarcelo, la gatta l’indomani era sparita; tutte le nostre ricerche in paese non hanno dato esito. Poi per un caso incredibile, una ragazza la settimana successiva ha trovato nei boschi, a 10 km di distanza, una gatta sperduta ed affamata che le è corsa incontro. Dalle foto abbiamo riconosciuto la gatta per cui ci avevano chiamato. In questo caso proprio non riesco a capire per quale motivazione le persone che la tenevano abbiano deciso di portarla a morire di inedia nei boschi; eppure è successo.
Ma questa storia incredibile non finisce qui. Vedendo le sue foto sui social, un ragazzo ha riconosciuto la sua Pepita, che aveva perduto un anno prima. L’affetto che la gatta ha dimostrato a questo ragazzo quando lo ha rivisto, e la grande gioia di lui ci hanno convinto a restituirla. Con microchip!